Lorenzo Rizzato

IL 27 LUGLIO 2019 è mancato il nostro grande Lorenzo Rizzato. Non solo è stato il fondatore del Teatro Popolare di Ricerca, ma l’anima e il corpo di questa associazione culturale. Con lui, il TPR e la cultura cittadina, perdono un grande interprete, regista, docente e critico del teatro e non solo. 
Grazie Lorenzo

Lorenzo Rizzato
Lorenzo Rizzato

Lorenzo Rizzato nasce a Padova l’11 novembre 1931, figlio di Antonio Rizzato e Severina Beggio antifascisti padovani che durante la seconda guerra mondiale parteciparono attivamente alla lotta antifascista in città. Il padre Antonio, oltre ad occuparsi, grazie al suo lavoro di falegname, di costruire valige con sottofondo per nascondere documenti, ospitava e smistava i vari partigiani che giungevano in città.

L’educazione antifascista e lo spirito attivo dei genitori segnerà e segna tutt’ora il carattere di Lorenzo Rizzato.
Nel 1949 si diploma al Liceo Selvatico con indirizzo architettura. Inizia a lavorare subito come designer di interni per la ditta di uno zio. Durante questo periodo (primi anni ’50) disegna alcuni negozi in centro a Padova, ed in particolare alcune famose gioiellerie. Inizia anche a dipingere, cosa che gli consentirà di vincere alcuni premi in piccoli concorsi cittadini.

Nel 1955 conosce ed inizia a frequentare la scuola di teatro tenuta da Costantino De Luca. La scuola fa parte del primo teatro dell’università di Padova T.U.P. di cui in seguito Rizzato erediterà la tradizione trasformandola in una forma più contemporanea.
Grazie a questa scuola conoscerà e frequenterà grandi maestri del teatro come Gennaro Gennaro, J. Lecoque, Agostino Contarello (allora attore di Giorgio Strehler), Luigi Squarzina, e molti altri. Inizia a partecipare alle prime opere teatrali come attore.

I testi che venivano rappresentati erano in quegli anni delle vere novità (Ionesco, Beckett, ecc.). Questo approccio moderno e curioso nei confronti del teatro e dei suoi autori, segnerà definitivamente il teatro di Lorenzo Rizzato.
Nel 1960 circa trovo impiego presso l’Università di Padova, come disegnatore tecnico nell’allora Istituto di Idraulica.

Questa esperienza lo segnerà tutta la vita poiché nel 1963 la sua storia incrociò il dramma del disastro del Vajont.
Si riportano un paio di articoli e commenti autorevoli, al fine di dare una spiegazione il quanto più possibile oggettiva:

“LA STORIA SIAMO NOI” – Gianni Minoli RAI

“Lorenzo Rizzato era, all’epoca dei fatti, assistente del professore Ghezzi e sapeva che le prove in loro possesso dimostravano la pericolosità della diga. I dubbi si trasformarono in realtà al momento della tragedia. In giudizio fu accusato di furto, ma fu assolto per insufficienza di prove. Oggi dirige un laboratorio teatrale. Per la prima volta ha deciso di rilasciare un’intervista……”

Università di Ferrara – Corso di Geologia Applicata – Scienze e Tecnologie per i Beni Culturali – Maria Chiara Turrini
“Tra i protagonisti di questa vicenda, di cui vi mostriamo le testimonianze, meritano di essere ricordati Tina Merlin, giornalista dell’Unità………………….

e Lorenzo Rizzato che nel 1961 lavorava come disegnatore tecnico presso l’Istituto d’idraulica di Padova dove fu costruito un modello che riproduceva esattamente la diga e la montagna, per simulare l’effetto di una frana. Nel 1962 le simulazioni fornirono delle diverse prove. Al Ministero dei Lavori Pubblici, arrivarono solo documenti con risultati attenuati. Il resto fu chiuso in un cassetto dell’Università. Da quel cassetto le estrasse il giorno dopo la tragedia Lorenzo Rizzato, per consegnarle ad un giornalista del “Corriere della Sera”. Dopo il disastro il Ministero dei Lavori Pubblici avviò un’inchiesta per individuare le cause della catastrofe…”

Di questa faccenda Lorenzo Rizzato non ne fece mai un vanto e se non fosse stata per un esplicito riferimento a Lorenzo Rizzato durante una replica dello spettacolo Vajont di Marco Paolini, nessuno si sarebbe ricordato di lui. Paolini, amico da tempo e allievo di teatro di Lorenzo Rizzato, saputo del suo coinvolgimento sentì il dovere di ringraziarlo pubblicamente.

Ringraziamenti da parte della città di Longarone e da parte di alcune famiglie delle vittime, per aver aiutato a far luce sulla tragedia, gli vengono espresse ancora oggi.

Nel 1964 Lorenzo Rizzato fonda il Teatro Popolare di Ricerca, come teatro sperimentale. Si caratterizza infatti fin dall’inizio per una scelta drammaturgica innovativa e per l’uso spregiudicato, per i canoni di allora, di alcune regie – “Per 25 Metri di Fango” di I.Shaw, 1964; “La Sgualdrina Timorata” di J.P.Sartre, 1965; – “Composizione e Non, Il Serraglio, Gli Allucinogeni”, 1968 di E.M.Caserta -.

La fondazione del T.P.R. vede, grazie alle amicizie instaurate da Rizzato, la partecipazione di numerosi artisti ed intellettuali padovani e non (Elio Armano, Sergio Lironi, Tom Biason, Gualtiero Bertelli, Giulio Decima, Ezio Maria Caserta, Giuliano Scabia, Gigi Paretti, Gaetano Pesce, Tono Zancanaro, Nin Scolari, ecc.), che vedono in questa giovane e nuova formazione teatrale la possibilità di esprimere nuove istanze artistiche, intellettuali e politiche.

Il T.P.R. diventa la realtà teatrale più innovativa del territorio, attirando l’attenzione di numerosi giovani che voglio fare del teatro un’esperienza artistica a tutto tondo.
Nel 1971, sotto la spinta di un desiderio di ulteriore rinnovamento, il T.P.R. si fonda come Centro Universitario Teatrale, trasformandosi in Teatro Popolare di Ricerca-Centro Universitario Teatrale. Con alle spalle, da un lato l’esperienza maturata come teatro di ricerca fin dal ’64 e dall’altro la veste di rappresentante dell’Università di Padova ai festival universitari e ai convegni culturali nazionali ed internazionali, la Compagnia decide di intraprendere la strada che segnerà definitivamente il suo percorso artistico. La funzione rappresentativa, negli ambiti teatrali universitari nazionali ed internazionali, derivava dalla efficace e costante presenza nel mondo teatrale e studentesco degli anni ’60.


Di fatto il T.P.R. acquisì l’eredità lasciata dal Teatro dell’Università di Padova (T.U.P.) – anche grazie alla presenza di Lorenzo Rizzato, che di quello storico teatro aveva fatto parte – riempiendo un vuoto culturale che la “chiusura” del T.U.P. aveva lasciato. L’elemento qualificante, come recita lo statuto, era ed è “l’elevazione culturale degli studenti nel campo del teatro”.

Sotto la spinta di Lorenzo Rizzato, il T.P.R.-C.U.T. opera una serie di iniziative culturali che lo metteranno tra i primi posti a livello nazionale nelle esperienze di teatro sperimentale e di ricerca, come ebbe a scrivere uno studioso come Roberto Cuppone:

“…..E infine, sempre in questo 1964, il movimento teatrale universitario si articola ulteriormente: in settembre, sotto la direzione di Lorenzo Rizzato, tuttora in attività, nasce il T.P.R., Teatro Popolare di Ricerca, che inalbera orgogliosamente l’appellativo di C.U.T., Centro Universitario Teatrale, sebbene per i primi sei anni non ottenga nessuna sovvenzione pubblica; insoddisfatto dell’art pour l’art propugnata dall’istituzione universitaria, il gruppo, anzi il “collettivo” si costituisce autonomamente “con l’intento di riempire il vuoto culturale e teatrale della nostra città”.

All’arrivo di Grotowski e di Cieślak ci sono entrambi, T.U.P. e C.U.T., l’istituzione e il movimento, regolari e irregolari…..”
da un saggio di Roberto Cuppone – “La prima volta di Jerzy Grotowski in Italia”

E’ grazie a Lorenzo Rizzato ed il T.P.R.-C.U.T. che Padova conoscerà negli ’70 le esperienze teatrali internazionali più significative; grazie ai festival e convegni organizzati e grazie alle iniziative di ospitalità arriveranno nella nostra città compagnie e artisti di fama mondiale: Eugenio Barba, Grotowski, il Living Theater, Stefano Benni, Marco Paolini e molti altri.

Nel 1977 è tra i rappresentanti della cultura italiana invitati a Mosca per un convegno internazionale.

Sempre negli anni ’70 e ’80 numerose sono le iniziative nazionali sul tema della cultura che chiedono a Lorenzo Rizzato di partecipare come rappresentante del teatro universitario e della cultura cittadina.

Lorenzo Rizzato prosegue la sua carriera di regista e operatore culturale unendo anche alcune importanti esperienze cinematografiche e/o artistiche:
1968 – Galileo Liliana Cavani
1979 – Coprotagonista nel film “Vagabondi” -primo lungometraggio di Carlo Mazzacurati

1982 – Marco Polo – sceneggiato televisivo – di Giuliano Montaldo
1982 – Ehrengard – di Emidio Greco
1997 – I piccoli maestri – di Daniele Lucchetti
La materia è sorda (1983-84) per suoni sintetici e voce elaborata [14’20”] Con Toni Patella e Daniele Torresan. Prima esecuzione assoluta: Audiobox, Università di Arcavacata di Rende.
Commissione: RAI-Audiobox
L’opera è stata commissionata dalla RAI ed è stata realizzata con le risorse del Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova. La voce utilizzata è quella di Lorenzo Rizzato.
Solo per citarne alcune.
Lo spirito innovativo e dirompente di Lorenzo Rizzato lo porteranno, singolarmente o con il T.P.R.- C.U.T. ad intraprendere numerose campagne in difesa del territorio e della cultura:

  • è tra i fondatori dell’ARCI di Padova;
  • negli anni ’70 iniziative all’interno delle cave nei Colli Euganei;
  • sempre negli anni ’70 manifestazioni in difesa della cultura in città;
  • manifestazione e lotta in difesa della palazzina razionalista che si trovava all’altezza di “PorteContarine”;
  • numerose iniziative, festival, spettacoli, convegni, vedono Lorenzo Rizzato in prima personacome organizzatore e/o promotore: Festival Universitari, fondazione di INTERCENTRI, rassegne teatrali in collaborazione anche con lo Stabile del Veneto, Teatri Impossibili con Tam Teatromusica e Teatrocontinuo, ecc..Impossibile citare tutte le iniziative intraprese da Lorenzo Rizzato, come letture di poesie in piazza, spettacoli teatrali itineranti, ecc. molte anche in difesa del territorio e della cultura.

Lorenzo Rizzato fin dal 1964 si è sempre occupato di formazione teatrale per i giovani ed è tra i primi operatori teatrali che si sono occupati di didattica all’interno degli istituti scolastici: risalgono ai primi anni ’70 i suoi interventi di animazione teatrale nei quartieri e nelle scuole primarie e secondarie di Padova.

Migliaia sono i giovani e gli studenti universitari che hanno partecipato ai vari laboratori teatrali tenuti da Lorenzo Rizzato.
Nel 1998, Lorenzo Rizzato viene contattato dalla ULSS16 di Padova per iniziare un’esperienza di teatro per persone con disagio psichico. Un’esperienza che ha segnato alcune vette importanti nell’utilizzo del teatro come ausilio terapeutico e riabilitativo e che hanno portato a risultati riconosciuti a livello nazionale anche grazie alle tre edizioni della Biennale Teatro e Psichiatria, un festival internazionale del teatro nel disagio psichico.

Dal 1964 Lorenzo Rizzato ha dato vita a centinaia di spettacoli teatrali sia come regista che come attore e i suoi spettacoli hanno partecipato a numerosi festival internazionali di teatro.

Nel 2015 gli è stato conferito il SIGILLO DELLA CITTA’ di Padova